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27.10 DESIGNER
ELISABETTA FRANCHI INTERVISTATA DA TEXTILWIRTSCHAFT
GALLERIA
Fashion Designer racconta i suoi prossimi obiettivi nel mercato del womenswear

TEXTILWIRTSCHAFT – 27 Ottobre 2016

Potere femminile Made in Bologna

Elisabetta Franchi si è costruita un nome nel segmento di premium luxury nel mercato del womenswear.
Ora, la stilista italiana si sta concentrando sul mercato femminile tedesco.

Questa donna è un fenomeno. In un’ora di intervista non ha accennato a sedersi neanche per un minuto. La stilista di Bologna, patria dei tortellini, è minuta ma la sua risata riempie la stanza. “Noi donne dell’Emilia-Romagna siamo famose per la nostra bravura ai fornelli. Ci piace avere il mattarello in mano, che aiuta a tenere d’occhio anche gli uomini”. Riguardo al suo lavoro di fashion designer afferma “Non si impara a scuola. E’ qualcosa che o hai dentro di te o non lo hai”.

Ed Elisabetta Franchi lo ha. Con i suoi capi femminili ha conquistato un posto sicuro all’interno degli armadi di molte donne. Il brand italiano si posiziona in quella fascia detta “lusso accessibile”, in cui rientrano i brand di grandi case di moda come M Missoni e Roberto Cavalli. Il prezzo medio di un abito, una camicia o pantaloni è di circa 350 euro. Dai look da ufficio più ricercati agli abiti da sera speciali.

Nel 1998, dopo un percorso lavorativo presso Imperial, conosciuto in Germania come Please Jeans, ha scelto di intraprendere un percorso indipendente. “Non so disegnare, ma faccio schizzi”, dice Franchi. “Ho una visione chiara di come una donna dovrebbe vestirsi. Solo una visione ben definita ti può portare al successo in un mondo che ha già tutto”.

Nel Settembre 2014, Elisabetta Franchi ha celebrato il suo debutto nella Settimana della Moda di Milano, è presente in 1.100 negozi multimarca, in 20 Boutique monomarca in Italia e in 47 all’estero. Il fatturato nel 2015 è stato di 101 milioni di euro con un ricavo netto di 18 milioni di euro.

La creatività della Franchi è affiancata dall’AD Eugenio Manghi, proveniente dal Gruppo Max Mara e dal Fondo Trilantic Capital Partners che possiede una holding del 25%.
“Entro tre anni vogliamo aumentare i fatturati del 50%”, afferma Manghi gli ambiziosi obiettivi della Maison. Obiettivi che dovrebbero essere raggiunti attraverso l’ampliamento della rete di negozi e attraverso il rafforzamento del business accessori, che rappresenta attualmente un 10% delle vendite. Al fine di ottenere l’attenzione dei più grandi Department Stores, verrà lanciata anche una Pre-Collezione a partire dalla FW17. Invece di quattro volte all’anno le collezioni saranno ora presentate sei volte l’anno e saranno così suddivise: Pre, Main e Show collection, per un totale di 800 pezzi circa.

Importanti mercati di vendita sono Russia, Cina e Medio Oriente. Anche la Germania gioca un ruolo importante nei piani dell’azienda. Al momento, il marchio Elisabetta Franchi è rappresentato dal distributore Fashion Square a Duesseldorf, in Germania, ed è disponibile in 28 punti vendita e presso le Galeries Lafayette di Berlino. “Siamo anche in contatto con Breuninger, KaDeWe e Ludwig Beck”, sostiene Manghi. Nel medio termine, l’AD afferma che si vorrà essere presenti con 50/60 Boutique monomarca e in numerosi Department Stores di tutto il mondo. Elisabetta Franchi non ha alcun dubbio che le donne tedesche vogliano avere un capo della collezione nel loro guardaroba “Ho inizialmente avuto paura che la Germania sarebbe stato un mercato difficile, visti i gusti così diversi.” Poi aggiunge: “Tuttavia, è stato più facile di quanto pensassi. Le donne tedesche che possono permettersi i miei capi, li indossano. Sono irresistibili!” Ed è scoppiata in una risata.

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