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12.12 DESIGNER
ELISABETTA FRANCHI INTERVISTATA PER GRAZIA CASA
GALLERIA
La Fashion Designer apre le porte della sua casa in occasione dell'avvento del Natale per la rivista Grazia Casa

GRAZIA CASA (Italia), Dicembre 2014

Il Natale di Elisabetta. La stilista svela il suo rifugio quotidiano decorato secondo la tradizione natalizia e rivela le sue emozioni e passioni nell’intervista condotta da Barbara Venturini Vergnano per Grazia Casa.

Alla vigilia delle feste la stilista Elisabetta Franchi ha aperto le porte della sua casa a Grazia. E noi abbiamo scoperto che bianco, nero e cipria, i colori della sua moda, sono le sfumature che la accompagnano anche quando è con le persone che ama di più.

Nel casale emiliano della designer c’è spazio solo per tessuti naturali e tutta la casa è pensata per i suoi due bambini e cinque cani che sono, a tutti gli effetti, parte della famiglia. «Quando ho progettato questa casa eravamo in due: mio marito e io. Ora tra bambini tate e cani siamo tanti e quindi gli spazi non sono più adeguati alle nostre esigenze, ci rimetterò mano al più presto». A parlare è la stilista Elisabetta Franchi e la casa in questione, nella campagna bolognese a pochi minuti dal centro della città e dal quartier generale della sua maison, è il felice risultato della completa ristrutturazione e riprogettazione dì un vecchio casale contadino con altri edifici annessi. Un giardino che, nella bella giornata invernale, ha una luce quasi estiva che circonda la casa. I cani, cinque, scorrazzano liberi e coccolati da padrona e bambini. Elisabetta oltre alla moda ha una rande passione: quella per gli animali. E per questa ragione ha deciso di aprire le porte della sua azienda di Granarolo dell’Emilia ai migliori amici dell’uomo e permettere così, ai suoi dipendenti, di portare con sé gli amati quattro zampe anche sul luogo di lavoro. «E un’iniziativa che ho voluto fortemente perché nasce da una mia esperienza personale: io non mi separo mai dai miei cani, mi è sembrato naturale consentire anche ai miei collaboratori di fare altrettanto», dice a Grazia la stilista.

Negli ampi spazi convivono giochi dei bambini, cucce e le prime decorazioni natalizie. L’armonia sembra essere la cifra di Elisabetta, la sua famiglia il leitmotiv. Anche i colori, che ritroviamo nella sua collezione primavera-estate 2015, sono in sintonia con il luogo: bianchi in tutte le tonalità, sabbia, beige, écru, declinati su tessuti e cuscini per divani, sui semplici tappeti moderni, su pareti e pavimenti in legno chiaro e in resina nei luoghi di maggior passaggio. Persino sul grande albero di Natale nell’area living il colore dominante è il bianco, come in quello più piccolo in bella mostra nella cucina dove si vedono già i primi dolci delle feste. «Nella moda aggiungo da sempre ai bianchi e agli écru il colore cipria», dice Elisabetta. «Sono le tonalità delle mie collezioni, che realizzo nei rispetto dell’ambiente i materiali e i tessuti che compongono ogni prodotto rispettano i requisiti dì sicurezza stabiliti dagli standard internazionali. Dalle collezioni sono bandite materie prime come angora e piuma vera, che in alcuni casi, sono prelevate con tecniche dolorosissime e lesive della dignità dell’animale. E naturalmente niente pelliccia».

A questo punto dell’intervista arrivano i bambini, Leone, un anno e mezzo, con un carretto ricolmo di giochi, e Ginevra, che oggi per farsi fotografare con la mamma non è andata a scuola, timida e dolcissima. Ma, dopo un po’, si scioglie e si fa fotografare nella sua bella stanza. Facciamo colazione tutti insieme, in stile tipicamente emiliano, la tavola è curatissima: stoviglie e tovaglia classiche, una grande cura dei particolari. In casa come in azienda, Elisabetta tiene tutto sotto controllo senza darlo a vedere. Ma è un po’ la cifra della sua storia: «Quando ho iniziato, nel ’98, eravamo già nella fase in cui o sei brava o non vai da nessuna parte», dice. «Per questo sono abituata a combattere. Bisogna essere sicuri di ciò che si vuole, avere le idee molto chiare, non c’è spazio per mezzo dubbio. lo ho scelto di vestire un certo tipo di donna, una molto femminile, che abbia 17 o 50 anni non importa, ma che vuole mostrare la parte femminile di sé». Un’affermazione che, una volta vista casa sua, forse aiuta ancora di più a comprendere la donna che è e quella che ha in mente: «Non è facile fare tutto bene, per mia fortuna sono aiutata sia in casa sia nel lavoro, comunque la mia assoluta priorità è la famiglia. «Da quando sono nati i bambini, usciamo meno e riceviamo di più gli amici in casa», dice. «Per questo prima o poi allargherò la zona pranzo». E io sono già curiosa di tornare, solo per vedere come sarà il risultato.

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